E la proposta di trasformare le aree dell' ippodromo Caprilli in un grande centro sportivo polifunzionale con tanto di " foresterie " o meglio villettine a schiera, seguendo il nefasto esempio di Porta a Mare, non e' sicuramente il progetto che rilancera' lo sport e soprattutto il Livorno calcio.
Chi lancia queste proposte di lottizzazione cementificazione da realizzare all' ippodromo Caprilli, dovrebbe ben sapere che l' area e' soggetta a vincoli paesaggistici ed ambientali, essendo una delle piu' grandi e belle aree verdi di Livorno.Vincoli ambientali e paesaggistici che vigono anche per il vicino parco della Ceschina, che la precedenza giunta Cosimi tento' di cementificare ma la variante urbanistica non passo' perche' era evidente il tentativo di cementificazione e speculazione immobiliare, vicenda che ebbe effetti devastanti per l' amministrazione comunale a guida Pd di Livorno. L' ippodromo Caprilli , ora nel completo degrado, deve essere riqualifcato ma sempre partendo dal rilancio dell' Ippica e soprattutto devono essere salvaguardate le sue aree verdi. Quello che dovrebbe invece essere riqualificato e' il vecchio rudere dell' Ardenza, stadio ormai a rischio agibilita' . Se ci sono idee valide imprenditori livornesi fatevi avanti, anche con proposte di delocalizzare lo stadio cittadino in aree periferiche di Livorno, ma il Caprilli e' una delle piu' belle e grandi aree verdi di Livorno e va assolutamente difeso dai soliti assalti cementizi e lottizzatori.
E su questa vicenda, silenzio " assordante " da parte del sindaco di Livorno, che all' inizio del suo mandato sbandierava ai quattro venti il famoso progetto " Cittadella dello sport " che prevedeva la riqualificazione del Caprilli e dello stadio , ma ora evidentemente il contezioso legale tra la societa ippica pisana "Alfea " ed il comune, ha praticamente bloccato tutto. Questo perche' Alfea chiede i danni per la mancata gestione del Caprilli per oltre 3 milioni di euro e fino a quando non si risolvera' questo contenzioso, parlare di Cittadella dello sport e' inutile.
NELLO BALISTRACCI
Chi lancia queste proposte di lottizzazione cementificazione da realizzare all' ippodromo Caprilli, dovrebbe ben sapere che l' area e' soggetta a vincoli paesaggistici ed ambientali, essendo una delle piu' grandi e belle aree verdi di Livorno.Vincoli ambientali e paesaggistici che vigono anche per il vicino parco della Ceschina, che la precedenza giunta Cosimi tento' di cementificare ma la variante urbanistica non passo' perche' era evidente il tentativo di cementificazione e speculazione immobiliare, vicenda che ebbe effetti devastanti per l' amministrazione comunale a guida Pd di Livorno. L' ippodromo Caprilli , ora nel completo degrado, deve essere riqualifcato ma sempre partendo dal rilancio dell' Ippica e soprattutto devono essere salvaguardate le sue aree verdi. Quello che dovrebbe invece essere riqualificato e' il vecchio rudere dell' Ardenza, stadio ormai a rischio agibilita' . Se ci sono idee valide imprenditori livornesi fatevi avanti, anche con proposte di delocalizzare lo stadio cittadino in aree periferiche di Livorno, ma il Caprilli e' una delle piu' belle e grandi aree verdi di Livorno e va assolutamente difeso dai soliti assalti cementizi e lottizzatori.
E su questa vicenda, silenzio " assordante " da parte del sindaco di Livorno, che all' inizio del suo mandato sbandierava ai quattro venti il famoso progetto " Cittadella dello sport " che prevedeva la riqualificazione del Caprilli e dello stadio , ma ora evidentemente il contezioso legale tra la societa ippica pisana "Alfea " ed il comune, ha praticamente bloccato tutto. Questo perche' Alfea chiede i danni per la mancata gestione del Caprilli per oltre 3 milioni di euro e fino a quando non si risolvera' questo contenzioso, parlare di Cittadella dello sport e' inutile.
NELLO BALISTRACCI
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