TARDIVA LA SVOLTA EDITORIALE DEL " TIRRENO " NEI CONFRONTI DELLA FALLIMENTARE PRESIDENZA SPINELLI

E c' e' voluta la disastrosa e vergognosa prova di Olbia da parte del Livorno per far scivere ai giornalisti del Tirreno la verita' sul Livorno calcio, vedasi oggi l' articolo del Bernini, che parla apertamente di campagna acquisti fatta a costo zero dal ds Ceravolo ovviamente su precise direttive dello stesso presidente genovese. Per questo lo stesso patron Spinelli e' inutile che se la prende con mister Foscarini, chiaramente ingaggiato come Protti e Ceravolo con lo scopo di far da " parafulmini " alla totale assenza da parte di questa societa', che ricordiamo e' da oltre sei anni che non investe piu' un euro sul Livorno. Ed ora il quotidiano Il Tirreno subissato di contestazioni da parte della maggioranza degli sportivi amaranto, in evidente crisi di vendite, e' costretto a scrivere la desolante verita', quella di un presidente che gestisce la societa' come fosse un gioco d' azzardo, un tavolo verde di quelli di Monaco, dove si punta e si scommette denaro in continuanzione. Lo stesso modo di operare nella gestione del Livorno calcio, con i soliti giocatori presi in prestito e di cui si sapeva benissimo che erano con grossi problemi fisici. Cambiamento di linea editoriale da parte del Tirreno che a questo punto deve far pensare a clamorose contestazioni nei confronti del presidente Spinelli , sempre piu' invitato a gran voce a farsi da parte ed a cedere la societa'. Chi scrive da tempo propone di disertare il vecchio catino dell' Ardenza per andare tutti a vedere le partite interne della Pro Livorno e del Picchi, gesto clamoroso che dovrebbe indurre lo stesso sindaco Nogarin ad attivarsi per velocizzare la cessione del Livorno calcio. E non parliamo delle condizioni invereconde di degrado dello stadio che va a pezzi : a proposito ci risparmiano le osservazioni dell' ex assessore Fasulo che solo ora dopo le sue dimissioni si rende conto della disastrosa condizione del catino dell' Ardenza, ma scusate prima cosa faceva?
NELLO BALISTRACCI

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