GRANDE CONTRIBUTO ALLA RETROCESSIONE DEL LIVORNO DA PARTE DEL MONDO TELEGIORNALISTICO LABRONICO

E gari amici sportivi amaranto, da stasera lo possiamo ben dire, se non gridare. Grandi colpe per questa vergognosa retrocessione, per questa autentica " disfattura " del calcio amaranto finito in lega pro, e puo' darsi anche in Eccillenza Toscana Girone A, ce l' ha in gran parte anche il mondo telegiornalistico labronico in questi 17 anni di gestione Spinelli " sempre prono ed al suo servizio ". Interviste rediole, trasmissioni incensanti e celebrative, mai , dicasi MAI dure critiche al presidente per la gestione fallimentare del Livorno specie in questi  ultimi due anni, dove non si e' speso assolutamente nulla per squadra e societa', con queste continue ed assurde voci di trattative per la cessione del Livorno calcio, prima ai milanesi, poi agli arabi, poi di nuovo agli avvocati milanesi di Dubai, poi i piemontesi , la famiglia Calleri, poi i cinesi e cecinesi e per finire con il gran botto o boiata del magnate albanese Hysenbelliu tanto caldeggiato da Lucianone Moggi che ricordiamo a Livorno ha portato Ceravolo della sua scuderia ..... Mondo telegiornalistico labronico che per giustificare la fallimentare gestione della societa' da parte del patron Spinelli, ha sempre dato colpa agli arbitraggi, per giustificare le sconfitte in serie della squadra amaranto, senza invece fare un minimo di critica alla dirigenza che soprattutto ha commesso gli errori del primo esonero di mister Panucci con la chiamata di Bortolo Mutti e con una campagna rafforzamento a Gennaio davvero insultante e rediola con l' arrivo dei soliti svincolati a fine carriera  e delle due solite sedicenti promesse da valorizzare per fare un favore alla Viola... Basta basta, non ne possiamo davvero piu' di questo telegiornalismo sempre prono ed al servissio del potente giallo di turno!!! Via tutti in Eccillenza Toscana Girone A , ripartire dall' entusiasmo, dalla corsa, dalla grinta e soprattutto dalla DIGNITA'.
UN EDITORIALE NON RICHIESTO E NON VOLUTO DA PARTE DI
DANILO NESTI

Commenti