IL GIOCATTOLO AMARANTO SI E' ROTTO : IL PUNTO DI NELLO BALISTRACCI

La sconfitta dolorosa subita dal Livorno in casa, contro un coriaceo e cinico Avellino ha sicuramente lasciato il segno nell' ambiente amaranto. Il giocattolo , cari amici sportivi, si e' rotto e sono venuti fuori tutti i problemi che attanagliano dall' inizio la compagine labronica. Problemi che sono quelli di una squadra incompleta a centrocampo, con elementi fuori forma o che hanno subito gravi infortuni e stentano a recuperare, queste cose bisogna dircele... E la campagna rafforzamento di Gennaio non c' e' stata perche' prendere Strasser anche lui fermo da oltre 9 mesi per infortunio e l' ennesima promessa Empereur non si puo' considerare un effettivo rafforzamento della squadra. Aggiugiamo le scelte non felici degli allenatori, perche' ripetiamo , se si voleva andare direttamente in A anche in questo caso non si doveva puntare su " scommesse " come Gautieri ed ora Gelain, perche' per dare una fisionomia precisa, un impostazione di gioco chiara alla squadra ci voleva un mister esperto di categoria, uno alla " Castori " tanto per citarne uno. Un mister che non si lascia mettere su il muso dai senatori, e che non fa proprio sconti a nessuno, mandando in campo chi se lo merita e che soprattutto dimostra di essere in condizioni fisiche ottimali e che in campo sputa la bava alla bocca.... Inzomma avete capito tutti che nello spogliatoio amaranto non servirebbe " il fioretto ", ma tanto per fare qualche altro nome ci vorrebbe un mister come l' empolese Sarri... che solo con lo sguardo da " Lupo " sistemerebbe tutti i vari casini esistenti.... Le squadre che vanno in A sono quelle come l' Avellino allenate dal saggio e difensivista mister Rastelli, ma con un attacco che con Trotta e Castaldo fa malissimo in contropiede e giocatori come Bittante, che sono letteralmente devastanti perche' onnipresenti in ogni azione.....Sconfitta drammatica , che pultroppo ha smontato tutto l' ambiente e la piazza amaranto perche' i festeggiamenti a base di cene , ribotte , di tris di primi, di cacciucchi e vinelli di Nugola, avevano illuso tutti. Ma una partita del genere come detto da altri nostri illustri editorialisti, doveva e poteva essere preparata meglio, con zeru cene e ribotte, e un bel ritiro prepartita come fanno tutte le societa' impegnate nella lotta per la promozione. Ancora una volta ha prevalso il solito dilettantismo, la solita disorganizzazione, mentre i lupi verdi irpini, correvano da matti, segno che erano stati in " clausura..." . Ed ora pultroppo, le impressioni per la temibile trasferta di Crotone allo " Scida " non sono buone anzi sono nefaste. Un Crotone in ripresa, squadra manovriera che puo' fare male, anzi " molto male " con le terribili " Falangi Crotoniate " ovvero il solito tifo calabrese infernale che diventa in queste occasioni non il dodicesimo uomo in campo ma il ventiquattresimo...
NELLO BALISTRACCI

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