VE LO DICE L' INQUISITORE AMARANTO CHI HA ROVINATO IL CALCIO A LIVORNO!!!

Ve lo dice l' Inquisitore Amaranto su chi ha veramente devastato il tifo e la passione sportiva a Livorno.
Non certo dare la colpa agli stessi Livornesi, o meglio i veri tifosi di scoglio che sempre hanno amato i colori amaranto della Vecchia e Gloriosa Unione Sportiva Livornooo!!!! I momenti d' oro per il calcio amaranto sono stati gli anni della serie B dal 1963 al 1971 quando il Livorno sfioro' la A sul finire degli anni 70, vedi la partita dell' invasione di campo contro il Monza di Gigi Radice, anni dove le vittorie del Livorno venivano festeggiata da scene di entusiasmo popolare , come l' assalto a Piazza Cavour a quel tempo sede dei " trionfi amaranto " con migliaia di persone che si radunava festanti . Un tifo genuino, spontaneo, labronico, senza connatazioni politiche ma solo tanto tifo anti Piza e altre squadre notoriamente poco sempatiche ai Livornesi. Ma anche l' era Martelli, era iniziata sotto il segno dell' entusiasmo, e i primi anni Martelli, volenti o nolenti furono anni di vera euforia collettiva perche' mai s' era avuta una societa' davvero ambiziosa e munifica come quella del presidente Corasco. Presidente che fu poi contestato da tifosi telecomandati da gruppi di pressione economici, politici e della stampa, che avevano mira a distruggere il calcio a Livorno oltre che la societa' del presidente, perche' gari filogialloni e simili, in quegli anni c' era tutto l' interesse  a pompare il baskette balle che a quei tempi fruttava anche un bel giro d' interessi economici rilevanti, vedi rapporti economici con noti imprenditori cittadini legati al porto , senza contare gli interessi economici legati al Palasport , che resta una delle pochissime grandi opere ( fallimentari ) realizzate nel dopoguerra a Livorno.
Se la volete sapere tutta, in citta' nell' era Martelli, specie alla fine, c' era veramente chi voleva la fine del calcio a Livorno, considerato uno sport sorpassato da parte di questi snob dell' epoca supportati ovviamente dalla stampa locale che ci deliziava sulle urtime imprese della Rapident o della Libertas..ale'ale'.  Poi venne il fallimento, si succedettero le famose cordate livornesi, fatte da imprenditori come Fernandez Affricano, che cercavano di tenere vivo il calcio a Livorno, ma a quel tempo sostegni dal mondo della politica non c'erano perche' come abbiamo detto, alla maggioranza dei tifosi, al Partitone, alla stampa , del Livorno un interessava una sema di nulla. Restava pero' lo zoccolo duro del tifo amaranto che era formato da anziani e da pochi giovanissimi come chi scrive, che a quei tempi stoicamente si puppavano le partite come Livorno Paganese, Livorno Rende, e venivano pure presi per il bavero dalla maggioranza dei livornesi perche' continuavano imperriti ad andare allo stadio, mentre il palasport era sempre colmo... Anni di desolazione, di atroci beffe, di
retrogessioni amare e pilotate contro il Livorno come quella a Napoli contro il Campania, dove pure certe mezzi informativi nazionali s' erano presi il gusto di prendecci a storcioni di ollo, diffondendo risultati errati delle partite del campionato ed alimentando false speranze nei tifosi. Poi vennero i fallimenti, la Pro Livorno, la gestione Salemmo, ve la riordate la Partita Livorno Trento? Ma non bastava venne pure il Mantovani, il facoltoso imprenditore come veniva presentato dalla solita stampa cittadina. Ed altro logico fallimento...
L' era Achilli porto una rinascita dell' entusiasmo perche' intanto ir baskette perdeva i colpi, ma la tifoseria era ancora composta da anziani e pochi giovani, ma comunque si facevano 15.000 spettatori contro la Fermana, contro il CasteldiSangro ed tutto un tifo spontaneo non ancora politioo. Poi chiusa l' era Achilli anche perche' duramente attaccato dalla stampa locale, che lo riteneva inadeguato dopo lo spareggio di Perugia contro la Cremonese, inadeguato perche' secondo i telegiornalisti labronici non aveva strutturato bene la societa', arrivo dopo la breve parentesi Deodati, l' attuale presidente Spinelli. Bene a quel tempo anche il mondo politio e portuale aveva cambiato , il baskette era finito e si cercava un altra strada per avere consenso. Il calcio appunto. Un calcio dell' era spinelliana, legato ad interessi portuali vedi i primi anni di sinergia con la Compagnia Portuali, con Amministratore delegato, Roberto Piccini, che lascio' pero' dopo la promozione in B del 2002. L' era del sindaco Lamberti che inizio ad usare il calcio come strumento di consenso politico e grandi smandolinate con il presidente Ciampi, ve lo riordate la partita contro il Chievo in serie A??? Un calcio legato a questo punto all' economia portuale, agli interessi di questo presidente, ma anche a quelli dei sindaci di Livorno, che da Lamberti per finire a Cosimi hanno sfruttato il loro presenzialismo per il facile consenso elettorale. E nella tifoseria che prima dell' avvento di Spinelli al comando del Livorno , non era mai stata politicizzata, invece presero il sopravvento gruppi manovrati da settori politici della sinistra estrema di nome, ma collusa con le amministrazioni comunali di fatto, perche' questi tifosi , i famosi ballisti venivano ricompensati con la cessione da parte del comune , di spazi e sedi sociali, vedi in Venezia, spazi dati a noti centri sociali.... Una tifoseria organizzata di matrice politica , che il Livorno non lo ha mai amato, lo ha solo sfruttato per meri fini di gestione degli spazi sociali e dell' agire politico in questa citta'. Fateci caso, la con la crisi di questi movimenti antagonisti a livello nazionale, quando non c' e' stato piu' bisogno d' andare a Milano con le bandane per contestare il Berlusconi che ora non c' e' piu', questo tifo politicizzato si e' dissolto, e le Bal si sono sciolte, lo stadio e' tornato semideserto e si riempie solo quando di vengono gli squadroni come la Juve , l' Inter , il Milan, con tutti i loro tifosi di Livorno, che della squadra della loro citta' un gliene frega una sema di nulla..... per dire dove sono finiti i veri Livornesi di scoglio???
Per cui oggi  chi sostiene l' attuale presidente, lo fa perche' non e' che e' interessato alle sorti della squadra della sua citta', ma perche' e' un tifoso della Moggentusse, del Biscione, del Diavolo, e' uno che della sua citta' un gliene frega proprio nulla, e usa la serie A per evitare d' andare a Firenze a vedere le grandi squadre. Ma siamo siuri che i veri tifosi del braccio del Vestrini quanto sarebbero contenti di tornare in 5000 , allo stadio come quando con il patron Caresana si festeggio' la promozione dall' Eccillenza Toscana in serie D, tutti allo stadio ad ammirare le prodezze di Navone.....!!! Solo Livorno, il Livorno ai Livornesi, fuori affaristi politici , giornalisti , moggiosi e labromilanesi....
INQUISITORE AMARANTO

Commenti