NO SARVIAMO LE NOSTRE ARGIA, DILVA, DERNA, GINA...

Sarviamo il teatro del Vernacolo livornese, quello storico di Beppe Orlandi, di Tina Andrey, sarviamo le nostre mitiche bis bis nonne livornesi, interpretate da omini come vuole la tradizione del vernacolo labronigo. Salviamo inzomma la livornesita' da chi in nome di gueste effimere mode, tutte piumini e pottini dalla golonne della solita stampa labronica serva e prona al potente di turno, vorrebbe cancellare tutto il glorioso passato le gloriose tradizioni labronighe, compreso il repertorio del teatro vernacolare, con le Argia , le Derna, le Dilva inzomma le tipiche donne livornesi d' una vorta . E ricordiamo che fine ha fatto per esempio chi dalla costa Ovest degli Etruschi, il grande chef nazionale delle guide enogastronomiche che aveva fatto la guerra ar nostro Cacciucco vecchia maniere, definendolo superato. Bene ir nostro Cacciucco c' e' sempre basta andallo a trova''', mentre guer famoso logale nella costa Ovest etrusco ha chiuso gia' da un pezzo. Se lo ricordino guesto , appunti questi " Soloni " diventati famosi perche' anche loro fanno parte dei proni e supini al potente di turno....Mavaiavaivaia...
NELLO

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